Bormio Terme S.p.A

Scopo della societa' e' la costruzione e l'esercizio di piscine anche termali e stabilimenti idrotermali terapeutici e attivita' connesse e strumentali, ivi compresi la gestione di parcheggi, di centri sportivi e di trattamento estetico e di pubblici esercizi in genere, ed interventi nel settore del teleriscaldamento per il pieno sfruttamento delle proprie risorse. In relazione all' sopraindicato ed esclusivamente al fine di realizzare tale , e quindi in via strumentale allo scopo sociale sopraindicato, la societa' potra' compiere, in via comunque non prevalente, tutte le operazioni commerciali, finanziarie, mobiliari ed immobiliari, che saranno ritenute necessarie od utili per il conseguimento dello scopo sociale, e cosi', in particolare, assumere mutui e finanziamenti in genere, con o senza garanzie reali e personali, e prestare garanzie reali e personali in genere anche a favore di terzi, soci o non soci, considerando che l'attivita' di natura finanziaria non forma oggetto dell'attivita' propria della societa' e potra' quindi essere svolta da quest'ultima, nel rispetto delle disposizioni di cui alla legge 5 luglio 1991, n.197, Solo in via accessoria e strettamente strumentale rispetto all'attivita' istituzionale e principale della societa' stessa e comunque non nei confronti del pubblico. Sempre in relazione al proprio sopraindicato, la societa' potra' inoltre assumere, sia direttamente che indirettamente, interessenze e partecipazioni in altre societa' od imprese aventi oggetto analogo, affine, complementare, o comunque connesso al proprio, purche' nei limiti stabiliti dall'art. 2361 Cod. Civ., A scopo di stabile investimento e non ai fini del collocamento, in via comunque non prevalente ed in ogni caso strumentalmente e funzionalmente collegate al raggiungimento dello scopo sociale; e' comunque espressamente escluso lo svolgimento dell'attivita' di cui ai d.Lgs.Vi 23 luglio 1996, n.415 E 24 febbraio 1998, n.58, Nonche' l'attivita' di leasing. La societa' potra' infine svolgere attivita' di raccolta di fondi e di finanziamenti in genere presso i propri soci, entro i limiti di legge, e quindi secondo i criteri stabiliti dal cicr e dalle altre autorita' competenti, con particolare riferimento alla deliberazione del cicr in data 3 marzo 1994 , essendo comunque esclusa qualsiasi altra forma di raccolta del risparmio tra il pubblico anche ai sensi dell'art.11 Del decreto legislativo 1. Settembre 1993, n.385.