Don Bosco SOC. COOP. a R.L

La societa' senza finalita' speculative, secondo i principi della mutualita' prevalente - E, quindi, in pieno ossequio a quanto disposto dagli articoli 2512, 2513 e 2514 codice civile - Si propone di fornire occasioni di lavoro ai soci mediante servizi e mira a realizzare, tramite la gestione in forma associata dei servizi, le migliori condizioni economiche, sociali e professionali per le rispettive attivita' esercitate. Conseguentemente la tutela dei soci viene esercitata dalla cooperativa e dalle associazioni di rappresentanza nell'ambito delle leggi vigenti in materia, degli statuti sociali e dei regolamenti interni. La cooperativa, senza finalita' di lucro, si propone di: - Incentivare nella compagine sociale l'autogestione e l'ideale cooperativo secondo i principi ed i metodi della cooperazione e della mutualita', operando prevalentemente nell'ambito del d.L. 30 Dicembre 1985 numero 787, in modo da consentire la partecipazione di tutti i soci agli utili, di guisa che ognuno di essi possa trovare in seno alla societa' ogni possibile ausilio morale e materiale e di inserimento nell'attivita' lavorativa, rendendo possibile l'incremento della occupazione giovanile nell'ambito della normativa vigente; - Procurare ai soci condizioni piu' favorevoli di lavoro di quelle offerte dal mercato, perseguendo l'obiettivo della piena occupazione; - Rendere possibile l'incremento dell'occupazione giovanile; - Svolgere, nel rispetto delle clausole di mutualita' di cui all'articolo 26 del d.L.C.P.S. 14 Dicembre 1947 numero 1577, le seguenti l'organizzazione e la gestione, anche per conto di comuni, enti pubblici o altri enti in genere, di scuole materne, elementari, medie e superiori ed asili nido e relative pubblicazioni; guidare comitive scolastiche in visite organizzate, al fine di diffondere la conoscenza del patrimonio artistico ed ambientale; compiere tutte le operazioni mobiliari, immobiliari e finanziarie necessarie o comunque utili per il conseguimento degli scopi sociali, ivi compresa l'adesione a consorzi di cooperative di produzione e lavoro ed a quelle associazioni che potranno tutelarne gli interessi; garantire a tutti i soci trattamenti adeguati in relazione alla quantita' ed al tipo di lavoro svolto, avendo un costante riferimento alla piu' ampia applicazione dei contratti collettivi nazionale di lavoro; curare l'aggiornamento professionale. La cooperativa - Cosi' come ricordato anche nell'articolo 3 del presente statuto - Con apposito regolamento predisposto dall'organo amministrativo ed approvato dall'assemblea dei soci ai sensi dell'articolo 2521, ultimo comma, c.C., Potra' attuare quale forma di finanziamento per il conseguimento degli scopi sociali il prestito esclusivamente dai soci cooperatori ammessi da almeno tre mesi ed in regola con il versamento delle quote sociali e/o da strutture del mondo della cooperazione sociale, come a titolo di esempio di "banca etica". Il regolamento che dovra' prevedere perentoriamente l'esclusione della raccolta del prestito tra i non soci - Ferme le possibilita' di cui oltre per l'emissione di azioni di partecipazione cooperativa - E l'esercizio del credito, sia ordinario che speciale, sara' predisposto secondo la normativa vigente, nel rispetto dei limiti fissati dalla legge per poter usufruire delle agevolazioni fiscali e delle clausole mutualistiche inderogabili recepite nel presente statuto. E', pertanto, tassativamente, vietata la raccolta di risparmio tra il pubblico, sotto qualsiasi forma. La cooperativa, ai sensi della legge 59/92, per agevolare il raggiungimento dello scopo sociale e la realizzazione dell' potra' costituire fondi per lo sviluppo tecnologico, per la ristrutturazione ed il potenziamento aziendale. La cooperativa si propone, altresi', di partecipare al rafforzamento del movimento cooperativo unitario italiano. Nello svolgimento della sua attivita' mutualistica ed in ossequio a quanto voluto per la "prevalenza" dall'articolo 2512 codice civile, la cooperativa potra' - Ex 2521 codice civile - Operare anche con terzi.