VEN. Arciconfraternita Della Misericordia di Firenze

In qualunque tempo la necessita' lo richieda, si reca alle case o si muove a riscontro in punti concordati delle altre compagnie di misericordia, per prendere i malati, specialmente poveri, e portarli ai pubblici ospedali e in qualunque altra parte le sia richiesto. Dati i mezzi moderni di cui dispone l'arciconfraternita il servizio di carita' puo' essere esteso oltre i limiti stabiliti dall'art. 5, Dietro corresponsione di una adeguata indennita' stabilita dal magistrato. A tutti i malati poveri, che essa trasporta dalle case agli ospedali, largisce modesti sussidi in denaro, con le rendite assegnate a cio' dai benefattori e coi ricavati delle questue. In memoria di quanto veniva fatto in antico, in qualche particolare caso, come per la prima uscita di un nuovo capo di guardia stista, i partecipanti alla carita' del trasporto vi aggiungono quella di una colletta fra loro. Accorre di giorno e di notte a raccogliere chiunque venga colpito da improvviso malore o sia vittima di qualche infortunio, provvede al trasporto secondo la necessita' del caso. Richiesta va, in ore fisse, alle case per mutare gli infermi di letto e di biancheria e, se uomini, per vegliare al loro letto anche durante la notte. Assiste nel proprio ambulatorio medico chirurgico i poveri del comune di firenze i propri confratelli e ascritti e i loro figli minori di anni 18, i mutilati di guerra, gli appartenenti ad ordini religiosi poveri e loro ricoverati. Possono essere assistiti nell'ambulatorio anche i non compresi nelle categorie predette che effettuino oblazioni determinate dal magistrato. Associa per privilegio, ma senza pregiudizio dei diritti parrocchiali, e trasporta all'asilo mortuario o al luogo di sepoltura, gli ufficiali cattolici delle forze armate e gli ascritti ad altre compagnie di mosericordia che non abbiano la loro abituale residenza a firenze. Nell'esercizio di tutte queste opere dicarita', escluse quelle descritte ai numeri 10 e 11 ed sclusi pure i servizi di lunga durata fuori del territorio comunale di firenze e quelli predisposti in occasione di gare e riunioni sportive e' obbligo per tutti di indossare la veste della compagnia, anche per gli ecclesistici, salvo che adempiano a funzioni loro proprie. Speciali regolamenti determinano l'ordine, il modo e le altre particolarita di tutti questi servizi caritatevoli. L'arciconfraternita esplica pure la sua attivita' nei riguardi dei confratelli e degli aggregati nelle seguenti forme: li sovviene in casi di malattia o di indigenza con sussidi in denaro, nella misura e con le forme fissate dagli articoli 119 e 120. Conferisce doti a fanciulle loro parenti, secondo le prescrizioni dei pii testatori. Li trasporta defunti, con piu' o meno pompa, secondo il grado, al proprio oratorio e dopo averli ivi associati, senza pregiudizio dei diritti parrocchiali, li reca al proprio camposanto; e quando appartengano al numero di settantadue e la distanza non sia giudicata soverchia dal provveditore, anche ad altro luogo ove avessero scelta la sepoltura. Riconosce loro il diritto di sepoltura nel cimitero dell'arciconfraternita secondo le modalita' stabilite dai regolamenti. Li raccomanda alla pieta' divina con suffragi al modo stabilito nel cap. Xv