WORLD BUSINESS ENTERTAINMENT: Comunicato Stampa
  • 19 giu WORLD BUSINESS ENTERTAINMENT
    00:00 - 19 giu 2010 Nerviano (Milano) http://www.youtube.com/watch?v=VopERIBn17g

    DREAMLAND

    DREAMLAND: Un viaggio attraverso la fantasia nel paese dei sogni con Franco Columbu, Ivano De Cristofaro, Katia Ricciarelli, e altri attori per la regia di Sebastiano Sandro Ravagnani. Che cosa è Dreamland? Dreamland è un’idea, un progetto, una passione, nata da un’accurata e premurosa selezione di sentimenti, con l’intenzione principale di poter trasmettere tanti valori positivi che a volte solo con i film si può fare, utilizzando un linguaggio universale capace di arrivare ai cuori di tutte le età, che è quello della volontà di non arrendersi mai, perché la vita è una cosa meravigliosa ed unica, da zero a cento anni. Non a caso la scelta dei protagonisti (Ivano De Cristofaro e Franco Columbu) non sono casuali, la loro vita è la dimostrazione che quando si vuole veramente una cosa anche se impossibile, lottando la si può ottenere. Opera prima del giornalista Sebastiano Sandro Ravagnani e dell’attore Ivano De Cristofaro che grazie ad una fortificata e vasta esperienza nel mondo dei sogni e per eccellenza il mondo di Walt Disney. La scommessa come produttore e come regista da parte di Sandro e da parte di Ivano in qualità di attore, nasce dal desiderio di portare i propri valori al di là del piccolo schermo con cui Sandro e Ivano hanno collaborato e collaborano tutt’ora. Il cinema italiano a volte soffre il dualismo tra qualità e botteghino contrapponendo film impegnati ai così detti cine panettoni. Dreamland vuole superare questo divario e attraverso la collaborazione con la Columbu production offrire una coproduzione italo americana in grado di far emozionare, sognare e riflettere unendo azione e tematiche importanti come i difficili rapporti tra le varie generazioni ad esempio tra genitori e figli. Quali sono i suoi valori? Il film vuole offrire una favola moderna in cui i personaggi incantano per i loro trascorsi e la loro umanità. lotte e corse in moto si scontrano e si intersecano lasciando emergere la storia della Little Italy di Milwaukee (in parte reale e in parte sapientemente ricostruita) con le sue vicende e le sue rivalità. Il film diventa così un caleidoscopio di emozioni e tematiche importanti ambientate nel Wisconsin del 1970 ma così reali da poter rappresentare le generazioni di ieri così come quelle di oggi in tutto il mondo. Alcuni argomenti affrontati possono essere definiti come i valori dominanti del film, in primo luogo lo sport che non è solo l’esibizione finale degli atleti (siano essi pugili, come in Dreamland o altro) ma soprattutto lunga preparazione fisica e psicologica. E’ proprio attraverso lo sport che permette lo sfogo delle pulsioni negative in un quartiere dominato dalle bande che è possibile ripristinare l’ordine sociale. In secondo luogo l’emigrazione. Uno dei fenomeni che ha caratterizzato la storia italiana e ha lasciato l’impronta in tutti gli Usa attraverso la nascita dei quartieri denominati Little Italy. Oggi suggestivi vicoli folkloristici, ieri luoghi della malavita e della disperazione di chi giunto in un paese straniero per far fortuna doveva assoggettarsi alle leggi delle gang per riuscire a sopravvivere. In terzo luogo lo scontro generazionale e il rapporto padre figlio. Splendide le scene con la promessa Ivano De Cristofaro e Franco Columbu in cui il rapporto tra i due diventa vivido e carico di promesse per l’intera comunità. A chi si rivolge? Dreamland, un film per tutti, si rivolge ad un pubblico generico in quanto per stile e tematiche risulta piacevole e incalzante offrendosi come una favola moderna adatta a bambini, anziani e adulti perché in fondo non c’è età per la terra dei sogni! La possibilità di offrire differenti livelli di lettura permette al film di essere apprezzato da un pubblico diversificato oltre che per età anche per abitudini e interessi. Allo stesso tempo la presenza di alcuni nomi come Franco Columbu, alcuni luoghi come la Gleason’s Gym in Brooklyn, pietre miliari del genere fondato sul pugilato permettono di rivolgersi al pubblico degli appassionati di questo sport e non solo che possiamo definire anche un target più di nicchia.

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