MedikalBeauty Institute: Comunicato Stampa
  • 05 ott MedikalBeauty Institute
    00:00 - 05 ott 2010 Modena (MO) http://www.medikalbeautyinstitute.it

    LaMascheraDiCeraVII

    Capitolo VII


    Quando finalmente Antony si rese conto che se non si calmava ed esponeva i fatti da persona razionale non si sarebbe andati molto lontano il professore aggiornato sull’accaduto in laboratorio, fece un giro di telefonate e dette appuntamento a tutti quanti per le 00:30.
    Al suo arrivo erano già arrivati Adrian, Mark, William ed una stagista.
    Da lì a minuti arrivarono e parcheggiarono anche gli altri: Andrea, Anna Maria, gli altri stagisti ed Elisabeth.
    Per entrare in laboratorio, dopo essersi fatti riconoscere dalla guardia all’ingresso, bisognava che il Professore, o Elisabeth o Antony passassero il loro badge nella serratura digitale e digitassero il loro personale Security Code Access.
    Poi giù per 5 piani, un’ altra serratura digitale, solo che questa poteva essere aperta solo dal responsabile della sicurezza del laboratorio (Antony) o dal Professore.
    Quando Pillner ebbe finito con le procedure d’apertura…fu subito chiaro immediatamente a tutti i presenti che qualcosa non andava…
    Antony giaceva a terra con il capo insanguinato, lo sportellino dell’unità ottica del Server di Antony era aperto e c’era una gran puzza di bruciato.
    “Antony, Antony !” chiamarono quasi tutti all’unisono, preoccupati.
    Poi la preoccupazione si trasformo in angoscia quando Antony non solo non rispondeva ma non dava segni di reazione agli scuotimenti del Prof.
    Ma poi un rantolo, e la mano destra che istintivamente andava a toccare la tempia ove il sangue era già rappreso fecero tirare un sospiro di sollievo a tutti.
    “Che cosa…” , poi dopo che fu posto in postura seduta sul pavimento con la schiena appoggiata al piede del tavolo di Mark “Che cazzo è successo” sbiascicò (in italiano) Antony che poi ripetè in Americano:”Che cavolo è successo ?”
    Pragmatico come al solito il professore disse: “Beh, se non ce lo racconti tu…”
     “Ce lo racconteranno le riprese delle telecamere di sicurezza” proseguì con tono materno ma anche stizzito Andrea, mentre detergeva i grumi di sangue dalla tempia e dai capelli di Antony, mandando contemporaneamente alle parole, un’occhiataccia al Professore come a dire: ‘Le sembra il momento di aprire le indagini mentre il povero Antony ha bisogno di cure !?’
    “Chiamo un’ambulanza”  riprese il Professore.

    I fatti raccontanti sono puro frutto di fantasia, riferimenti a persone, fatti e cose è da considerarsi puramente casuale.

    Emiliano Dix

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