MedikalBeauty Institute: Comunicato Stampa
  • 02 nov MedikalBeauty Institute
    00:00 - 02 nov 2010 Modena (MO) www.eurodermal.com

    TricoptilosiEMoniletrix

    Con queste poche righe si vuole trattare di 2 comunissimi,  ma non per questo poco fastidiosi, problemi che affliggono i capelli:

    -          La tricoptilosi: che è comunemente conosciuta col nome “Capelli con doppie punte”;

    -          La triconodosi o anche moniletrix: ossia i capelli con nodi e quindi difficili da pettinare.

    Per le lettrici, che spero numerose, ricordo prima di entrare nel dettaglio che una concausa è proprio l’eccesso di cura dei capelli
    Origine di capelli con nodi e/o doppie punte è una vera e propria rottura del fusto del capello, che si sdoppia appunto.
    La causa di tale rottura è sicuramente dovuta ad un indebolimento del fusto del capello che può trovare causa: nei lavaggi troppo frequenti, nell’utilizzo di prodotti troppo aggressivi, nell’asciugatura con asciugacapelli troppo caldo e tenuto troppo vicino alla cute, che provoca bolle di vapore all’interno del fusto che quindi “esplode” dividendosi, ma anche eccesso di frizione dei capelli con: mani, pettini e spazzole.
    Altre cause di capelli spezzati che poi provocano doppie punte o nodi sono: una cattiva manipolazione del capello quando ancora umido: ad esempio il pettinarlo in senso contrario alla direzione dell'embricatura della cuticola, l’utilizzo degli agenti scoloranti per chi colora i capelli, e diversi tipi di acconciature: trecce, capelli “rasta”, fermagli applicati sempre nella stessa zona, bigodini.
    Quindi il rimedio come si vede è semplice, cambiare gli shampoo e/o i balsami utilizzati, utilizzare pettini e spazzole con denti dall’estremità arrotondata, non eccedere con la temperatura degli asciugacapelli ma impiagare il tempo necessario senza “lessare” la chioma, pettinarsi  in modo meno ossessivo, evitare di mantenere certe acconciature per tempi lunghi, quando non evitarle in toto.
    Per un approfondimento dei “nodi ai capelli” non dovete immaginare i nodi tipo “Gordio”, “scorsoio”  , “Borromeo” e chi più ne conosce più ne citi, ma si deve pensare piuttosto ad un rosario, ossia una sequenza di assottigliamenti ed ispessimenti del fusto del capello.
    Per un’altra tipologia in cui si può presentare un capello nodoso, bisogna immaginarsi una fila indiana di ciambelle (col buco…) ove il “buco” altro non è che un segmento di capello che si è spezzato  a causa, ad esempio, di una bolla di vapore durante una asciugatura piuttosto bollente…

    Emiliano Dix

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