LINEA DESIGN: Comunicato Stampa
  • 07 ott LINEA DESIGN
    00:00 - 07 ott 2010 Castel Morrone (Caserta)

    COTTO

     

    Per produzione cotto, intendiamo tutto il processo di lavorazione del cotto, a partire dalla primissima fase, che è quella dell' estrazione dell’argilla. Una volta estratta l' argilla, viene immagazzinata per poi essere lavorata. Se ne preleva quindi un po’ alla volta dal deposito, e passata in un macchinario che la impasta con acqua per renderla più duttile. Lavorazione cotto: questa operazione, ricorda molto quella che si esegue per fare il pane, in effetti nella produzione del cotto fatto a mano, ci si serve, come per i panai, di un piano di lavoro, dove si cosparge la sabbia, che servirà per evitare che si attacchi l’argilla. Poi con l’aiuto dell’acqua, si crea un vero e proprio impasto che viene lavorato a mano finché non è pronto per essere ridotto ad un panetto di argilla. La forma che assumerà quest’ultimo, sarà data dallo stampo, solitamente in legno, dove verrà collocato e ben pressato. Quindi si posa a terra su di un pavimento riscaldato, dove resta per circa due giorni perché si possa essiccare. Una volta essiccato, può essere trasferito nel forno per la cottura a temperature che raggiungono anche i 1020 C°. I forni, che una volta erano alimentati tutti a legna, oggi spesso sono invece alimentati a gas, anche perché la cottura risulta essere più omogenea. Per questo stesso motivo, si ricorre anche ad una ben precisa collocazione dei pezzi da cuocere, disposti in materia tale che possano raggiungere ugualmente tutti lo stesso grado di cottura. Produzione manufatti: i manufatti restano nel forno per qualche giorno, dopodiché sono pronti per essere sfornati e imballati.
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