OIPA: Comunicato Stampa
  • 22 set OIPA
    22:20 - 22 set 2010

    [listaroma] Vivisezione e Manifestazione sabato 25 settembre

    DA OIPA ITALIA, CHIARIMENTI IN MERITO ALLA NUOVA

    DIRETTIVA EUROPEA  SULLA VIVISEZIONE

    L’8 settembre il Parlamento Europeo ha purtroppo votato il testo della nuova Direttiva Europea in materia di sperimentazione animale (vivisezione) che andrà a modificare l’attuale Direttiva Europea n. 609/86.

    Tutte le iniziative portate avanti dall’OIPA nel corso degli ultimi anni come le lettere e le proposte di modifica suggerite ai nostri rappresentanti europei, non hanno impedito alla potentissima lobby della vivisezione (Istituti di Ricerca, Industrie farmaceutiche) di avere la meglio e di fatto carta bianca dall’Unione Europea. Infatti questa Direttiva non tutela affatto gli animali da laboratorio e addirittura rappresenta un passo indietro rispetto alla prima bozza risalente al novembre del 2008.

    Inoltre non tiene per nulla in considerazione il sondaggio effettuato sui cittadini europei che si sono espressi assolutamente in maniera contraria alla sperimentazione sugli animali ed in favore di una loro maggiore difesa.

    La nuova Direttiva ad esempio: non obbliga ad utilizzare i test sostitutivi, neppure laddove esistono  e non fa nulla per facilitare l’approvazione di quelli nuovi; vi è una grande libertà nella creazione di animali transgenici; vi è la possibilità di sperimentare più volte sullo stesso animale; vi è una maggiore permissività nello sperimentare senza anestesia e/o antidolorifici; sarà possibile sperimentare su primati (anche senza particolari motivazioni) e su cani e gatti randagi (in Italia è comunque vietato dalla Legge 281/91 sul randagismo).

    Detto questo, bisogna considerare che si tratta di una Direttiva Europea, che poi ogni stato dovrà recepire e tramutarla in Legge, con la possibilità però di modificarla e migliorarla.
    Inoltre l’attuale legge sulla vivisezione in Italia, (Legge 116/91 “Attuazione della direttiva (CEE) n. 609/86 in materia di protezione degli animali utilizzati a fini sperimentali o ad altri fini scientifici”.


    http://www.oipaitalia.com/leggi/LEGGI_NAZIONALI/VIVISEZIONE/Vivisezione.pdf)

    di fatto già adesso non differisce di molto dall’attuale Direttiva Europea. Infatti le proposizioni apparentemente categoriche, quali ad esempio : “tutti gli esperimenti devono essere effettuati sotto anestesia generale o locale” (Art. 4 comma 3), sono successivamente seguite da deroghe come “…salvo che essa sia ritenuta incompatibile con il fine dell’esperimento (Art. 9 comma 1).
    In pratica le disposizioni derogatorie degli articoli 8 e 9 della Legge 116 del 1991 già nei fatti davano ampia libertà ai vivisettori di poter effettuare ogni tipo di esperimento su qualsiasi specie animali.
    Come dire: è vietato uccidere a meno che il vivisettore non lo ritenga opportuno!
    L’anno scorso l’OIPA, in collaborazione con le altre maggiori associazioni animaliste e antivivisezioniste europee, aveva provato a contattare i deputati europei per cercare di proporre le modifiche come di seguito esposte
    http://www.oipaitalia.com/vivisezione/notizie/proposte.html

    “L’obiettivo dell’OIPA è e rimane quello di arrivare all’abolizione della vivisezione - dichiara Massimo Pradella, Presidente dell’OIPA Internazionale e Segretario Generale della LIMAV (Lega Internazionale Medici per l’Abolizione della Vivisezione) -  Purtroppo, per evidenti ragioni economico-politiche, siamo coscienti che al momento non è possibile proporre un’abolizione totale ma siamo certi che un giorno ci arriveremo. Il nostro lavoro di sensibilizzazione dell’opinione pubblica è fondamentale e continuerà incessante. Alla luce della presente Direttiva Europea, l’OIPA e la LIMAV, tenuto conto che la comunità scientifica ogni anno si dimostra sempre più propensa ad utilizzare i metodi alternativi abbandonando di fatto il ricorso agli animali, si appellano al Parlamento italiano affinché voglia tener conto, contrariamente a quanto fatto dal Parlamento Europeo, delle nostre proposte di modifica alla nuova Legge sulla sperimentazione animale”.

    Leggi la notizia alla pagina http://www.oipaitalia.com/vivisezione/notizie/direttivaeuropea.html

    Altre info sulla vivisezione alla pagina http://www.oipaitalia.com/menuoipa/oipa06.html



    ROMA - Sabato 25 settembre 2010
    CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE
    Ore 15.00 - Piazza della Repubblica

    Per chiudere Green Hill e tutti gli allevamenti di animali destinati ai
    laboratori!

    ------------------

    Milioni di animali ogni anno vengono torturati nei laboratori di
    vivisezione, sottoposti ad esperimenti crudeli, sfigurati, ingabbiati,
    incatenati, legati ai tavoli operatori, avvelenati e lasciati soffrire e
    morire. Questa è la ricerca medico-scientifica portata avanti dai baroni
    della medicina, finanziata e avvallata dal governo. Una ricerca che
    prevede lo sterminio di un milione di esseri viventi nella sola Italia,
    ogni singolo anno. Giorno dopo giorno, agonia dopo agonia.

    Questi esseri viventi sono prodotti su scala industriale dentro
    allevamenti specializzati, cresciuti in condizioni asettiche e creati come
    oggetti su cui accanirsi nella ricerca di non si sa quale soluzione ai
    mali che noi stessi umani abbiamo provocato.

    Green Hill di Montichiari (BS) è l’unico allevamento di cani “da
    laboratorio” rimasto in Italia, uno dei più grandi d’Europa. Da
    Montichiari mensilmente 250 cuccioli di beagle vengono spediti verso
    l’inferno dei laboratori farmaceutici di tutta Europa, per il profitto di
    una multinazionale della sofferenza che gestisce questo lager, l’americana
    Marshall Farm Inc.
    Si tratta a tutti gli effetti di una fabbrica, dove questi animali non
    vedono la luce del sole, non toccano erba, non respirano aria naturale.
    Capannoni in cui sono stipati 2500 individui in attesa di un destino
    atroce.

    La chiusura di un lager come Green Hill è un imperativo che ha portato
    migliaia di persone a battersi in prima persona e scendere in piazza, per
    dire NO alla vivisezione e NO alla tortura. Avere fermato i folli piani di
    espansione di questo allevamento, che prevedevano la costruzione di altri
    cinque capannoni sotterranei in cui imprigionare ulteriori 2500 cani, è
    stato un primo grande successo, l’inizio di un cammino in cui molte
    persone hanno finalmente scoperto di avere dentro di sé le potenzialità di
    fare la differenza ed essere parte di un cambiamento. Fermare i loro
    affari, smascherare chi ha legami con questo luogo di sofferenza, aprire
    gli occhi sullo scottante problema della vivisezione, tenuto troppo a
    lungo nascosto, sono gli attuali obiettivi della campagna “Salviamo i cani
    di Green Hill”.

    La lotta contro Green Hill sta assumendo sempre più importanza e valore
    simbolico dal momento in cui non ci troviamo solamente noi contro di loro.
    Non ci siamo infatti rinchiusi a Montichiari per una lotta ai ferri corti,
    ma stiamo allargando il cerchio delle responsabilità di questa ignobile
    situazione, andando sempre più in alto, laddove qualcuno si arroga il
    potere di decidere delle sorti e delle vite di milioni di esseri viventi.
    E proprio da queste persone vogliamo andare il 25 settembre con un corteo
    che ha una valenza storica significativa.

    La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal
    Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo
    allevamento le norme della Regione Lombardia previste per tutti gli altri
    allevamenti di cani. La stessa Asl regionale e la stessa Regione Lombardia
    hanno evidenziato una discrepanza nel caso Green Hill. Adesso l’ultima
    parola spetta al Ministero. Lo stesso Ministero che ogni anno autorizza
    esperimenti e decreta la morte degli animali, che autorizza sul territorio
    italiano la presenza di multinazionali della sofferenza che allevano
    animali per il solo e unico scopo di farli torturare a morte.

    Qualcosa si smuove e il problema sta diventando tangibile anche per loro,
    che stanno attendendo le nostre mosse.

    Sabato 25 settembre dobbiamo essere di nuovo in tanti, tantissimi, con
    l’intenzione di arrivare fino al Ministero. Manifesteremo per far sentire
    la voce di chi è rinchiuso in una gabbia o in un laboratorio, per
    pretendere la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti, per dire
    NO alla vivisezione, per far vedere che non siamo più disposti ad
    attendere oltre. Per cambiare finalmente qualcosa!

    ============
    APPUNTAMENTO:
    SABATO 25 settembre - Ore 15.00 - Piazza della Repubblica - ROMA
    ============

    L'Oipa di Roma sarà presente alla manifestazione con le proprie maglie e volantini informativi sulla vivisezione.

     
     
     
     
    Francesca Lavarini

    Responsabile OIPA ITALIA Onlus 
    Roma e Provincia

    366/3033017

    roma@oipaitalia.com  

    VISITA IL NOSTRO SITO www.oipaitalia-roma.com  

    OIPA Italia Onlus

    Organizzazione Internazionale Protezione Animali ONG

    Affiliata al Dipartimento della Pubblica Informazione dell'ONU

    Associazione riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente

    (DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007)

     

    http://www.oipaitalia.com 

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