IT'SICILY - Eccellenze Enogastronomiche Siciliane: Comunicato Stampa
  • 03 lug IT'SICILY - Eccellenze Enogastronomiche Siciliane
    04:13 - 03 lug 2013 http://www.it-sicily.com/prodotti-tipici-siciliani/la-caponata-un-capo-lavoro-siciliano-caponata-a-sicilian-masterpiece/

    La Caponata: un capo…lavoro siciliano! (Caponata: a Sicilian masterpiece!)

    La Caponata è uno dei prodotti tipici siciliani più celebri in assoluto. Si tratta di un insieme di ortaggi fritti, principalmente melanzane, conditi con sugo di pomodoro, sedano, olive e capperi, in salsa agrodolce. Caponata di melanzaneNe esistono decine di varianti, a seconda degli ingredienti utilizzati: con o senza peperoni, con capperi o cucunci, con mandorle tostate o cioccolato fondente, con pinoli e uva passa, con foglioline di menta o di basilico, con zucchero o miele, e così via.

    Oggi la Caponata è servita come contorno o antipasto, ma sin dal 1700 costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane. L’etimologia potrebbe derivare dal “capone”, un pesce dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta, che veniva servito nelle tavole dell’aristocrazia, condito con la salsa agrodolce tipica della Caponata. E’ probabile che il popolo, non potendo permettersi il costoso pesce, iniziò a sostituirlo con le più economiche melanzane. Qualcuno sostiene che il nome del piatto derivi in realtà dalle “caupone”, le taverne dei marinai. Ma la parola Caponata potrebbe anche essere legata a quella latina “caupona”, ossia taverna od ostessa, ed all’aggettivo “cauponia”, venendo così a significare “cibo da taverna”.

    Ippolito Cavalcanti, discendente del più noto Guido, nel suo libro “La cucina teorico-pratica con corrispondente riposto“, pubblicato a Napoli nel 1839, riporta una delle più antiche ricette di Caponata:

    Capunata di milinciani

    Pi fari un beddu piattu di capunata si tagghianu sei milinciani longhi, cu tutta la scorcia, a tucchetti, e si friinu nna ‘na padedda granni, cu ogghiu quantu abbasta, a culuri d’oru. Si mettinu nna un piattu e, livannu un pocu di l’ogghiu di frittura, nna chiddu chi arresta pi suffriiri li civa di dui o tri acci, tagghiati a listiceddi e ‘na cipudda tagghiata fina. Si cci agghiunci un cuppinu di sarsa di pumadoru friscu, mezzu bicchieri d’acitu, un cucchiarinu di zuccaru, e un beddu Ingredienti Caponatapizzicu di sali. S’arrimina e si fa cociri a focu lentu ‘na dicina di minuti. Si mettinu allura nna ‘na padedda, li milinciani fritti, dui cucchiarati di chiappari sutt’acitu, un pugnu d’alivi virdi, sculati e disussati: si lassanu ‘nsapuriri tutti cosi pi cincu minuti. Si mancia fridda, mittennucci ‘ncapu mennuli atturrati a pizzuddi.

    (Tagliate sei melenzane lunghe a cubetti piccoli e, senza sbucciarle, friggetele in una larga padella con una giusta misura d’olio sino a dorarle. Scolatele e tenetele in caldo. Nell’olio rimasto, soffriggete le costole interne di due/tre sedani, tagliate a piccoli asticciole lunghe due o tre centimetri, con una cipolla finemente tritata. Aggiungete un mestolo di salsa di pomodoro fresco, mezzo bicchiere circa d’aceto, un cucchiaio di zucchero e un bel pizzico di sale, mescolate e lasciate cuocere a fuoco moderato per dieci minuti. Versate nella padella le melenzane fritte insieme a due cucchiai di capperi sott’aceto e ad un pugno di olive bianche in salamoia, scolate e snocciolate. Lasciate insaporire per qualche minuto. La caponata si serve fredda e può completarsi con mandorle abbrustolite tritate.)

    La Caponata di melanzane fa talmente parte della cultura culinaria siciliana, che perfino lo scrittore Andrea Camilleri, nel romanzo “La gita a Tindari”, le fa dedicare un tributo dal suo grande estimatore, il commissario Montalbano: La Caponata di Montalbano

    “Appena aperto il frigorifero, la vide. La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Erano mesi che la cammarera Adelina non gliela faceva trovare. Il pane, nel sacco di plastica, era fresco, accattato nella matinata. Naturali, spontanee, gli acchianarono in bocca le note della marcia trionfale dell’Aida. Canticchiandole, raprì la porta-finestra doppo avere addrumato la luce della verandina. Sì, la notte era frisca, ma avrebbe consentito la mangiata all’aperto. Conzò il tavolinetto, portò fora il piatto, il vino, il pane e s’assittò.”

    Caponata SicilianaLa Caponata è l’essenza della Sicilianità: ortaggi rigogliosi, cresciuti sotto il caldo sole estivo siciliano, cotti in maniera semplice ma ricca, ed impreziositi da gusti decisi, abbinati in maniera sorprendente. Potete gustarla così solo in Sicilia, oppure potete trovarla su IT’SICILY.COM, l’ecommerce dove comprare online prodotti tipici siciliani, realizzati da piccole aziende artigianali, con i migliori ingredienti siciliani, oggi anche nella ricetta preparata con soli ingredienti provenienti da agricoltura biologica!

     

    ___ENG___

    The Caponata is one of the most famous typical Sicilian food ever. It is a mixture of fried vegetables, especially aubergines (eggplants), topped with tomato sauce, celery, olives and capers, sweet and sour sauce. Caponata di melanzaneThere are dozens of variations, depending on the ingredients used: with or without peppers, with capers or cucunci, with toasted almonds or dark chocolate, with pine nuts and raisins, with mint or basil, with sugar or honey, and so on.

    Today Caponata is served as a side dish or appetizer, but since the 1700s it constituted a single dish, accompanied by bread. The etymology may derive from “capone”, a fish, which was served on the tables of the aristocracy, seasoned with sweet and sour sauce typical of Caponata. Likely, the people, not being able to afford the expensive fish, began to replace it with the cheapest aubergines. Some say that the name of the dish derives, in fact, from “caupone,” the sailors’ taverns. But the word Caponata could also be linked to the Latin “caupona,” or tavern or hostess, and the adjective “cauponia”, being so mean “food from the tavern.”

    Ippolito Cavalcanti, a descendant of the famous Guido, in his book “La cucina teorico-pratica con corrispondente riposto“, published in 1839 in Naples, shows one of the oldest recipes for Caponata:
    Ingredienti Caponata“Cut six long aubergines into small cubes and, without peeling them, fry them in a large pan with just the right amount of oil, until they become golden brown. Drain it and keep warm. In the remaining oil, fry the internal ribs of two three celery, cut into small piece, two or three centimeters long, with a finely chopped onion. Add a ladle of fresh tomato sauce, half glass of vinegar, a tablespoon of sugar and a good pinch of salt, stir and let cook over medium heat for ten minutes. Pour into the pan the fried aubergines with two tablespoons of pickled capers and a handful of green olives in brine, drained and pitted. Cook for a few minutes. The Caponata is served cold and can be completed with chopped toasted almonds”.

    The aubergines Caponata is so much a part of the Sicilian culinary culture that even the writer Andrea Camilleri, in the novel “The trip to Tindari, makes dedicate a tribute by his great admirer, Inspector Montalbano:

    La Caponata di MontalbanoJust opened the fridge, he saw it. The Caponata! Fragrant, colorful, abundant, it filled a soup bowl, a portion for at least four people. It had been months that the maid Adelina did not prepare it to him. The bread in the plastic bag was fresh, bought in the morning. Natural, spontaneous, went up to the mouth the notes of the triumphant march of Aida. Singing, he opened the door, after turning on the porch light. Yes, the night was cool, but it would allow to eat outdoor. Set the little table, he took outside the plate, the wine, the bread and sat down“.

    Caponata SicilianaCaponata is the essence of Sicilianness: leafy vegetables, grown under the hot summer sun of Sicily, cooked in a simple but rich manner, and enhanced by strong flavors, combined in surprising ways. You can enjoy it in this way only in Sicily, or you can find it on IT’SICILY.COM, the ecommerce where you can buy online typical Sicilian food, made by small craft, with the best Sicilian ingredients, now even in the recipe prepared with ingredients deriving only from organic farming!

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