Bionde o Rosse, basta che siano siciliane: le Arance! (Blondes or Reds, long as they are Sicilian: the Oranges!)

Giardino di aranci

Sicilia e arance: impossibile pensare ad una, senza che vengano in mente le altre, e viceversa! Le arance non sono solo uno dei prodotti tipici siciliani più noti ed esportati nel resto d’Italia e d’Europa, ma sono probabilmente, assieme ai fichi d’india, i frutti che maggiormente legano la loro immagine all’Isola.

Come accadde con altri prodotti, anche le arance arrivarono in Sicilia dall’Asia grazie gli Arabi, intorno al x secolo, come pianta ornamentale (نارنج, nāranğ – arancia amara), impreziosendo la pianura in cui si adagia la città delle 300 moschee, Palermo e la sua Conca d’Oro. Successivamente,  a cavallo tra il XV e il XVI secolo, fu introdotta dai Genovesi e dai Portoghesi l’arancia dolce (برتقال, burtuqāl), che cominciò ad essere coltivata come pianta da frutto. Le arance sono così diffuse in Sicilia che spesso è possibile trovarne una o più piante nei giardini dei siciliani (ancor più spesso di limoni), con la doppia funzione ornamentale e produttiva.

Aranci ornamentali

Addirittura, nel comune di Riposto (segnalateci se anche altrove!), gli alberi di arance sono usati come ornamento sui marciapiedi che costeggiano una via principale del paese! Proprio per la loro originaria funzione ornamentale, ancora oggi i campi di arance (e limoni) vengono chiamati, in dialetto siciliano, giardini.

L’arancio è un albero che può raggiungere dimensioni notevoli, e fruttifica, a seconda della varietà, da novembre a maggio-giugno. L’arancia è ricca di sali minerali, flavonoidi e terpeni (terapeutici e anticancerogeni), ma soprattutto di vitamine, in particolare la C, che rafforza il sistema immunitario e combatte i malanni! Alcuni varietà di arance sono a polpa bionda, altre a polpa rossa, ed è inutile dire che quelle siciliane siano le migliori al mondo! A riprova di questo, anche l’Unione Europea ha sancito il pregio di due produzioni siciliane: l’Arancia Rossa di Sicilia IGP (indicazione geografica protetta), e l’Arancia di Ribera DOP (denominazione di origine protetta).

L’Etna e le arance

L’Arancia Rossa di Sicilia IGP è coltivata nella provincia di Siracusa, nella fascia pedemontana dell’Etna e in buona parte della Piana di Catania e delle colline circostanti: territori vulcanici, con una notevole escursione termica, che determina nei frutti l’accumulo degli “antociani”, pigmenti naturali che conferiscono alla polpa e, talvolta alla buccia, il caratteristico colore rosso.

Arancia Rossa di Sicilia IGP

Le Arance Rosse di Sicilia hanno un gusto caratteristico ed unico, ed una notevole succosità. Ne esitono tre varietà: le Tarocco, sferiche, con polpa striata di rosso e prive di semi; le Moro, ovoidali con polpa rossa e quasi prive di semi; le Sanguinello, con polpa rossa, poco zuccherine e con elevato contenuto di acido citrico.

Arancia di Ribera DOP

L’Arancia di Ribera DOP è coltivata in provincia di Agrigento. E’ un’arancia bionda dalla polpa compatta e quasi “croccante”, particolarmente apprezzata per l’assenza di semi e per la sua delicata dolcezza. L’Arancia di Ribera DOP si contraddistingue anche per il caratteristico “navel”, una sorta di piccola arancia innestata nella parte inferiore del frutto, presente nelle varietà Washington e Navalina.

In Sicilia le arance vengono consumate a tutte le ore del giorno: la mattina, sotto forma di salutari spremute, deliziose marmellate e miele fior d’arancio, oppure nei dolci; a pranzo, per insaporire le pietanze con il loro succo, oppure a spicchi, come fine pasto; a cena, preparate in insalata, tagliate a tocchetti, con un po’ di olio extravergine di oliva biologico, sale e pepe, oppure con l’aggiunta di finocchi… E visto che ai siciliani piace uscire e fare tardi, anche di notte, come ingrediente dei cocktails Garibaldi e Tequila Sunrise
I siciliani sono talmente fissati con le arance, da averne ricreato un tipo “in laboratorio”… Gli arancini!

Arancini di riso

Queste famosissime sosia delle arance, sono palle di riso impanate e fritte, ripiene di sugo, carne e formaggio (ma ne esistono infinite varianti!), sono un classico per tutte le feste, anche se è impossibile non trovarli in ogni bar che si rispetti! Gli arancini (come diciamo nella Sicilia orientale, mentre in Sicilia occidentale si dice le arancine) sono i protagonisti della così detta tavola calda, il “cibo di strada” siciliano, una cosa da provare assolutamente quando verrete in Sicilia… (Prometto di scrivere un post sull’argomento!)

Ricetta: crostata con marmellata di arance.

La crostata con marmellata è una tipica ricetta della nonna, facile da preparare e da consumare in diverse occasioni! Basta un vasetto di marmellata del vostro gusto preferito (magari quella di arance tarocco con mandorle di Terre Nere!), mentre per preparare la base di pastafrolla, sono necessari: 300 grammi di farina 00, 150 grammi di zucchero, 150 grammi di burro a temperatura ambiente, 1 uovo intero e 1 tuorlo e 1 cucchiaino di lievito.

Preparazione della pastafrolla

Mescolate il lievito alla farina, quindi aggiungete il burro morbido a pezzetti, fino ad ottenere un composto omogeneo. Aggiungete lo zucchero, facendo una conca al centro del composto. Aggiungete l’uovo ed il tuorlo, impastando fino ad ottenere una pasta morbida ma non appiccicosa. Se preferite una pasta più profumata, potete aggiungere della vanillina e/o un po’ di buccia di limone grattugiata. Prendete la pasta, formando una palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e fatela riposare in frigo per un’oretta.

Crostata di arance

Riprendete la pasta e mettetene da parte circa un terzo. Stendete i due terzi rimanenti su carta da forno, fino ad ottenere un disco non troppo sottile (0,5 cm), da deporre in una teglia rotonda di dimensione adeguata, formando i bordi con la pasta eccedente. Spalmate il disco con la marmellata, e quindi realizzate delle striscioline con la pasta avanzata, da apporre, incrociate, sopra la vostra crostata. Se preferite potete aggiungere qualche mandorla tostata… Mettete in forno a 180-200 gradi, per circa 25-30 minuti… e il gioco è fatto!

Nel negozio online di prodotti tipici siciliani IT’SICILY potrete conoscere ed acquistare, comodamente da casa, una selezione di marmellate a di Arance Siciliane: cliccate ed in pochi giorni potrete gustare a casa vostra una di queste prelibatezze!

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Orange field “garden”

Sicily and oranges: impossible to think at one of them, without being reminded of the other, and vice versa! The oranges are not only one of the most famous and Sicilian typical products, exported in Italy and Europe, but they probably are, along with prickly pears, the fruits that most bind their image to the Island.

As happened with other products, also oranges arrived in Sicily from Asia through the Arabs around the tenth century, as an ornamental plant (نارنج, Narang – bitter orange), embellishing the plain in which lies the city of the 300 mosques, Palermo and its Conca d’Oro. Then, at the turn of the fifteenth and sixteenth centuries, it was introduced by the Genoese and Portuguese sweet orange (برتقال, burtuqāl), which began to be cultivated as fruit. The oranges are so widespread in Sicily that you can often find one or more plants in the gardens of Sicilian houses (more often lemons), with the dual function, ornamental and productive.

Ornamental orange

Indeed, in the town of Riposto (let us know if anywhere else!), the orange trees are used as decoration on the sidewalks bordering a main street! Because of their original ornamental function, fields of orange (and lemon) are still called gardens, in Sicilian dialect.

The orange is a tree that can reach a considerable size, and it fruits, depending on the variety, from November to May-June. The oranges are rich in minerals, flavonoids and terpenes (therapeutic and anti-cancer), but also in vitamins, especially C, which strengthens the immune system and fights the illnesses! Some varieties of oranges are fleshed blonde, other red pulp, and it’s needless to say that the Sicilian ones are the best in the world! As evidence of this, even the European Union has established the value of two Sicilian productions: the Red Orange of Sicily PGI (protected geographical indication), and the Ribera Orange PDO (protected designation of origin).

The Etna and the oranges

The Red Orange of Sicily PGI growns in the province of Siracusa, in the foothills of Mount Etna and in much of the Piana di Catania and surrounding hills, volcanic areas, with large temperature ranges, resulting in the accumulation in the fruits of “anthocyanins”, natural pigments that give the flesh, and sometimes the peel, the characteristic red color.

Red Orange of Sicily PGI

Red Oranges of Sicily have a distinctive and unique taste, and a considerable juiciness. There are three varieties of Red Oranges: the Tarocco, spherical, with pulp streaked with red and no seeds; the Moro, ovoid with red pulp and almost no seeds; the Sanguinello, with red flesh, a little sugar and high in citric acid.

Ribera Orange PDO

The Ribera Orange PDO is cultivated in the province of Agrigento. It’s a blonde pulp orange, compact and almost “crunchy”, famous for the absence of seeds and for its delicate sweetness. The Ribera Orange PDO is also distinguished by the “navel”, a kind of small orange grafted on the bottom of the fruit,characteristic of the variety Washington and Navalina.

In Sicily, oranges are consumed at all hours of the day: in the morning, in healthy juices, delicious marmalades (or in orange blossom honey) or inside some sweets; at lunch, to flavor dishes with their juice, or as after a meal; at dinner, prepared in salads, cut into pieces, with a little of extravirgin olive oil BIO, salt and pepper, or with the addition of fennel… And as the Sicilians like to go out up late, even at night, as an ingredient for cocktails like Garibaldi and Tequila Sunrise
The Sicilians are so obsessed with oranges, that thay have recreated a kind “in the lab”… Arancini!

Arancini

These famous impersonator of oranges, rice balls breaded and fried, stuffed with sauce, meat and cheese (but there are infinite variations!), it’s a classic for all parties, even if it’s impossible to not find them in every respectable cafe! Arancini (as we say in eastern Sicily, while in western Sicily it is said arancine) are the protagonists of the so-called “tavola calda”, the Sicilian “street food”, something to be missed when you come in Sicily… (I promise to write a post on the subject!)

Recipe: orange marmalade tart.

The tart with jam is a typical grandmother’s recipe, easy to prepare and consume on several occasions! You will needust just a jar of your favorite marmalade or jam (maybe Tarocco oranges with almonds by Terre Nere!), and, to prepare the shortcrust pastry: 300 grams of 00 flour, 150 grams of sugar, 150 grams of butter at room temperature, 1 whole egg and 1 egg yolk, and 1 teaspoon of baking powder.

Preparing the short pastry

Mix the baking powder into the flour, then add the softened butter into small pieces, until the mixture is smooth. Add sugar, making a hollow at the center of the compound. Add the egg and egg yolk, mixing until dough is soft but not sticky. If you prefer a more fragrant dough, you can add vanilla extract and/or a bit of grated lemon peel. Take the dough and form a ball, wrap in plastic wrap and let rest in the fridge for an hour.

Marmalade tart

Take the dough and remove about one third. Roll out on baking paper the remaining two thirds of the dough, to obtain the bottom of the tart, not too thin (0.5 cm), to be placed in a round baking pan of adequate size, forming the borders with the dough in excess. Spread the disk with the marmalade, and then made the strips with the remaining dough, to be affixed, crossed over your tart. If you prefer, you can add on some toasted almonds… Bake at 180-200 degrees for about 25-30 minutes… and you’re done!

In the typical Sicilian products online store IT’SICILY you can discover and buy from home, a selection of orange marmalade: click and in a few days you’ll enjoy at your home one of these goodies!

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