L’uso delle liste e delle banche dati è oggigiorno è condizionato oggigiorno da tanti fattori.
In europa non esiste uno standard delle regole. Le direttive europee direzionano gli operatori , si succedono, ma ogni paese le interpreta e le usa come meglio crede. Inoltre stiamo parlando di mercati differenti dall’inghilterra alla estonia. Non prima di 5 anni potrà esserci una armonizzazione delle regole. Alla direttiva europea in vigore datata 1995, quando nessuno usava le email e le reti sociali e non si sapeva nulla sui cookie , ne subentrerà a breve una nuova. Nei mercati maturi stiamo assistendo ad una riduzione delle possibilità di uso dei dati. Si và affermando il concetto di opt-in ( consenso espresso degli interessati ) e del diritto all’oblio al fine di tutelare i consumatori.
Si constata però che questi dati vanno in paesi con regole meno severe da dove possono essere usati spesso senza controllo e quindi alla fine tutto questo è peggio proprio per il consumatore stesso.
Stiamo parlando di casistiche minori rispetto alla maggior parte dei proofessionisti che ottemperano alle regole, tuttavia certi comportamenti nuocciono all’intera categoria della pubblicità a distanza.
Notiamo una crescita forte del marketing diretto in alcuni paesi come polonia, russia, turchia, paesi del golfo arabo, africa del sud ma attraverso un processo differente da quello conosciuto da noi.
Le strategie di direct marketing sono basate sul web 2.0 e quindi con grande attenzione alle reti sociali e alle reti mobili. Queste strategie si combinano poi con i classici media come mailing postale, email marketing, inserti. Questi nuovi mercati sono in fase di ascesa per via dell’aumentato teneore di vita degli abitanti ( turchia e africa del sud) o per la forte attrazione verso le marche europee ( paesi del golfo e russia ).

Alcuni paesi a noi vicini come i paesi scandinavi non sono stati colpiti dalla crisi. Si tratta di mercati piccoli, in svezia ci sono 10 milioni di abitanti, ma con reddito elevato basti pensare alla norvegia con il pil per abitante più alto al mondo.
Di solito in questi paesi le regole sono fra le più restrittive al mondo basti pensare alla danimarca dove l’opt in è la unica regola per l’uso dei dati. Per contattare i cittadini di questi paesi bisogna dunque usare dei canali particolari e di solito si tratta di canali tradizionali come il mailing postale e gli inserti nei pacchi.

Ci soffermiamo sulla cina spesso citata come possibile mercato in forte crescita , per dire invece che non è il mercato ideale per le aziende che offrono servizi di marketing diretto.
Non per nulla le grandi strategie di marketing delle grandi multinazionali suddividono il mondo in 3 aree che sono le 2 americhe, l’asia e il pacifico, e l’ emea cioè l’europa e la parte est dell’ africa.

Accanto a questi sviluppi e trend sulla globalizzazione citiamo il fatto dei cosidetti big data spesso citati nelle discussioni. Il fatto è che gli operatori svolgono lavori sempre più complessi, la tendenza è di incrociare sempre più variabili, cercando di aggiungere variabili e informazioni a quelle già esistenti, ma alla fine manca l’uso dei dati da parte del cliente finale cioè l’utilizzatore. Le grandi multinazionali dispongono di una enorme massa di dati personali che non vengono sfruttati bene nel migliore dei casi, mentre nei casi peggiori vengono addiritura ignorati. Capita a volte il caso di multinazionali che comprano liste e informazioni che hanno già in casa oppure ricercano dati che semplicemente sono inesistenti.
Quindi il big data deve ancora crescere, svilupparsi e maturare e resterà ancora per qualche tempo oggetto di discussione e preoccupazione a meno che si semplificherà il loro uso rendendo il tutto molto più razionale.

In questo quadro il libro di marco merlo illumina e chiarisce i vari aspetti dei problemi e fornisce un bagaglio di informazioni concrete per meglio comprendere il mercato delle liste italiane ed europee.