DAL 2015 LE GRANDI IMPRESE SARANNO OBBLIGATE ALL’AUDIT ENERGETICO E LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE SARANNO AIUTATE CON INCENTIVI ECONOMICI.

La direttiva 2012/27/UE del 25 ottobre 2012 sull’efficienza energetica, che l’Italia ha recepito con il decreto legislativo 102/2014 approvato il 30 giugno scorso, prevede che le grandi imprese siano obbligate, entro il 5 dicembre 2015, a Audit energetici certificati. L’adempimento dovrà essere ripetuto con cadenza quadriennale, pena sanzioni amministrative per mancata diagnosi o diagnosi non conforme. Per le piccole e medie imprese non vi sono obblighi, ma vengono stanziati 105 milioni per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche.
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Oltre alle diagnosi energetiche quadriennali, le grandi imprese sono obbligate a dare progressiva attuazione, in tempi ragionevoli, agli interventi di efficienza individuati dagli Audit stessi. L’Audit energetico non sarà quindi solo un elemento di monitoraggio e misurazione ma sarà anche uno strumento di pianificazione del miglioramento continuo dell’efficienza energetica aziendale.
Il decreto affida ai TEE (Certificati Bianchi) una parte molto rilevante rispetto alle azioni da mettere in campo nei prossimi anni in materia di efficienza energetica.
Il decreto legislativo prevede che l’ENEA, in collaborazione con le Associazioni di categoria, le Associazioni dei Consumatori e con le Regioni, predisponga un programma triennale di informazione e formazione finalizzato a promuovere l’efficienza energetica, rivolto a PMI, consumatori, banche, istituzioni, imprese operanti nel settore dei servizi energetici.
Nel decreto viene infine istituito il “Fondo nazionale per l'efficienza energetica” per favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell'industria e dei servizi. Una specifica sezione del Fondo sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il Fondo, che agirà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti, sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l'anno, nel periodo 2014-2020

Come si fa a scegliere l’azienda giusta per condurre l’Audit ?
Chi fornisce servizi legati all’energia, soprattutto le Esco (Energy Service Company), deve possedere certificazioni specifiche come la Uni Cei 11352, indispensabili per un Audit certificato. Un buon Audit non deve porsi obiettivi aprioristici o giungere a conclusioni affrettate o essere contemporaneamente l’analizzatore e il venditore. L’auditor deve essere un team di professionisti specializzati, capaci di raccogliere le informazioni giuste grazie all’esperienza e alla capacità di osservare, monitorare, misurare e capire il contesto. Tutti gli audit seguono la stessa traccia ma vanno adattati all’ambiente a cui si applicano. Il risultato dell’audit dev’essere la mappatura degli usi energetici e delle emissioni generate dall’azienda, e deve contenere un piano delle priorità di intervento e delle soluzioni. Va però ricordato che nessun obiettivo potrà essere raggiunto senza l’attiva collaborazione dell’impresa. Il percorso per l’efficienza energetica è fatto di auto-conoscenza, perciò serve un buon accompagnatore ma serve soprattutto fare la strada insieme.
Noi ci occupiamo dell'Audit, dell’ottenimento dei certificati bianchi e degli altri incentivi per le piccole e medie imprese, in collaborazione la Schneider Electric e con una grande ed esperta Esco certificata. Per informazioni scrivere a: masella.leonardo@gmail.com o telefonare al 335 5245338.