Ritengo importante, se non indispensabile, occuparsi di questo grande e grave problema che coinvolge tutti noi, esseri umani.

L’acqua, è una fondamentale risorsa del Pianeta e, con l’andare del tempo, forse in breve tempo, (stimato in 20/30 anni), potrebbe non essere più a sufficienza o addirittura esaurirsi del tutto.

Infatti, la sua scarsità globale si profila come la maggior minaccia di crisi ecologica, economica e politica.


Ogni giorno, la nostra richiesta di acqua dolce oltrepassa la sua disponibilità e la vita di migliaia di persone viene messa a repentaglio. L’impatto sociale, politico ed economico della scarsità idrica sta già rapidamente diventando una forza destabilizzante, con l’insorgere di conflitti riguardanti l’acqua in ogni parte del Pianeta.

Semplicemente, se non si verificheranno radicali cambiamenti “di rotta” , entro 20 anni una grave scarsità idrica colpirà dalla metà ai due terzi della popolazione mondiale.
E’ chiaro che non possiamo far finta di niente, non possiamo non essere sensibili, non possiamo trascurare e pensare che saranno altri o chi, non si sa, ad affrontare questo grande problema.

La crisi idrica mondiale, probabilmente, si profila come la più grande minaccia di tutti i tempi alla sopravvivenza del Pianeta.



E’ fuori dubbio poi, che l’energia costituisce un fattore molto importante per il benessere della nostra società.



E’ anche vero però che i consumi di fonti energetiche non rinnovabili come il carbone, i derivati del petrolio ed il metano, oltre a ridurre la disponibilità di uno stock che si è formato nel corso di milioni di anni, contribuiscono ad incrementare il livello di inquinamento atmosferico.



La concentrazione di residui prodotti dalla combustione peggiora la qualità dell’aria che respiriamo.

L’anidride carbonica e altre sostanze reimmesse nell’atmosfera provocano il cosiddetto “effetto serra” che ha come conseguenze l’incremento medio della temperatura del pianeta, l’arretramento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello delle acque, la scomparsa di vaste aree costiere, la trasformazione degli ecosistemi agricoli, la desertificazione, l’aumento delle malattie infettive e dei parassiti.



Per il delicato ambiente tali conseguenze possono risultare disastrose nell’arco di pochi anni.

Siamo quindi chiamati tutti a collaborare, dal livello locale a quello globale, affinché si arrestino i fenomeni più dannosi per la nostra salute e per l’ambiente.