Il servizio di Tele-presenza è un’attività integrativa delle Forze dell’ordine?

Il commento lasciato da un nostro seguace, che si chiede perchè il Custode Virtuale BOR allontana i malintenzionati e non aspetta l’intervento delle Forze dell’ordine per far arrestare i ladri, ci impone di chiarire che il concetto di Tele-presenza che ha preso forma con BOR è un progetto incentrato sulle esigenze dei consumatori, che nasce dalla necessità di controllare e gestire le infrastrutture da remoto.

La dissuasione furti è “solo” una conseguenza della presenza del Custode Virtuale BOR che, quando rileva la presenza di soggetti non autorizzati, li allontana per tutelare l’integrità delle infrastrutture.

Il portiere virtuale, come indicato dall’art.21 c.16 del C.C.N.L., è colui che è addetto ai compiti di sorveglianza nell’ambito del complesso immobiliare, intervenendo se necessario attraverso segnalazione tempestiva all’amministratore, o se da egli delegato, alle Forze dell’ordine, di tutte le anomalie che dovesse riscontrare in merito alla sicurezza dello stabile e/o dei suoi occupanti.

Di conseguenza, il servizio di Tele-presenza non rientra nelle attività a tutela dell’ordine pubblico e non può essere considerato come servizio integrativo delle attività svolte dalle Forze dell’Ordine.